Category : La finestra sul cortile

Gesso – Giorno 8

Gesso – giorno 8 Mentre cerco di alzarmi dalla sedia a rotelle, facendo forza c con le braccia su un tavolino un po’ instabile, mi viene la geniale idea di chiedere aiuto a mamma. “Duchessa dagli occhi di Panda” (visti gli esiti della sua recente caduta) “venga sull’altro lato, faccia da contrappeso!” E lei candidamente mi risponde “ma smettila di prendermi in giro, faccia a cu*o!“

Gesso: Giorno 6 – Pesto

Gesso Giorno 6 Stavo felicemente assaporando la libertà delle quattro ruote domestiche (la sedia a rotelle, dopo 48 ore in cui il gesso ti impedisce di spostarti dalla stessa stanza se non con l’aiuto di qualcuno, assume lo stesso significato di una insperata opportunità) quando sono stata raggiunta da un suono strano, come un tonfo sordo proveniente dal piano di sotto. “Mamma, dove sei?” il primo istinto è stato cercare la duchessa ma con il

Gesso: Giorno 5 Mentre il gesso fa il suo lavoro, la sedia a rotelle mi permette una meravigliosa sauna localizzata. Alla fine dei 35 giorni avrò il piede completamente ristabilito e mi saranno diminuite le chiappe!

Gesso: Giorno 3 “La vitamina D aiuta il calcio a fissarsi sulle ossa per mantenerle robuste, però è fondamentale stare al sole perchè possa funzionare” sentenzia la Duchessa, “oggi ti faccio stare un pò sul terrazzo“. Detto questo mi parcheggia con la sedia a rotelle e zampa destra ingessata nell’angolo del balcone per due ore. Non so se ho preso sole a sufficienza, sicuramente ho fatto da spaventapasseri, visto che gli uccellini non si sono più

La duchessa e la friggitrice ad aria

L’aveva atteso come un bambino attende babbo natale, ma non arrivava trainato dalle renne, ma comodamente seduto sul lato guida di un furgone di una ditta di trasporti, e non aveva la barba lunga e bianca anzi, quasi era da chiedersi se gli fosse mai spuntata. Ma con qualche mese di ritardo era finalmente arrivato questo pacchetto tanto atteso. Era dalla mattina che la scattante duchessa si era appostata, quale piccola vedetta lombarda, nel punto

Carrelli

Mamma, allora ti accompagno a fare la spesa? Ingenua ricordo alla Duchessa la promessa fatta alcuni giorni prima, non sapendo che si proponeva un riadattamento manzoniano: “La sventurata propose”. Inizia così quel sabato in cui, armata di ottimi propositi, decido che sia il caso di approfittare della giornata di sole per fare compagnia a mamma aiutandola nella spesa, cogliendo l’occasione per farla uscire da quella nobile tana dentro cui si è nascosta da mesi. Sicuramente la

Mentre la vita scorre

Affacciarsi alla finestra: l’ho fatto poco fa, anche ieri… forse più volte in uno stesso giorno, ma non mi ero accorta quanto il tempo sia trascorso in tutti questi anni. Ci sono bambini, volti nuovi ma conosciuti, giovani uomini e giovani donne dai lineamenti conosciuti ma che paiono nuovi. Provo ad osservare meglio e mi accorgo che alcuni sono gli stessi ragazzi che alcuni anni fa giocavano in queste stesse strade, altri sono addirittura genitori

I NONNI Di “Via del Corno”

Te ne sei andato anche tu, in silenzio. Restano i ricordi, adesso, che spuntano come fiorellini in primavera… I due nonni non miei che seguivano costantemente mio padre ogni volta che si affacciava nell’orto.. I due nonni non miei che sedevano lungo il muretto e mi ascoltavano studiare valzer, notturni. Tu eri “l’esperto”, che cercava di intuire il compositore per poi preparati all’angolo del parcheggio trionfante per dirmi “Oggi hai suonato il preludio di Bach!

Un sabato di ordinaria follia

Sabato mattina, convocazione alle ore 8, per probabile supplenza, in una scuola media di un paese che non conosci… La sveglia suona ma la senti solamente alle 7,10 a quel punto cerchi di ri-guadagnare il tempo perduto nei modi più assurdi: fai la doccia con lo spazzolino in bocca, ti infili le calzementre ti spazzoli i capelli, bevi il caffè mentre scendi le scale per prendere la auto dove ti soffermerai ad infilare gli stivali

Per Mauro…. il mio ricordo di te

"Quando una tegola decide di caderti in testa lo fa improvvisamente, senza avvertirti" E’ con queste parole che inizia il terzo capitolo di uno dei tuoi libri, quel capitolo ha titolo "La Dipartita". Ed è così che anche per me è caduta una tegola quandomi hanno avvertito che ti eri addormentato… per sempre. Ti ho conosciuto quando ero ragazzina, te ne stavi seduto nella tua bottega ed a portata di mano avevi sempre un lapis