No Audio

E’ una frase fatta, un ritornello ormai scontato…

ciò che si ha di bello lo si capisce solo quando viene a mancare

Ma quando ciò che credi bello non esiste più, non è il dolore di tale assenza che ti distrugge, ma lo scoprire i dettagli di ciò su cui non hai posto mai attenzione.

E’ come spegnere la luce ed apprezzare solamente al buio quelle gradazioni che solo adesso riesci a ricordare, e ti rammarichi di non averle osservate abbastanza.
La tua ragione ti sottolinea, però, che mai le avresti scoperte se fossero state ancora presenti.

E’ come questo silenzio, fisico, umano, mentale… dell’anima..
E’ un silenzio architettato dal destino, il tuo fisico si ribella ed i suoni che tanto amavi non li puoi più udire, cerchi di ricrearli ed ottieni solamente degli agglomerati d’onda sonora che non hanno più alcuna forma elegante.
Ciò che era poesia si fa tremendo strillo
Ciò che era musica si fa caos sonoro che ti crea soltanto dolore.

Dolore fisico, dolore dell’anima…

Ciò che silenzio resta porta con sè il dolore del reale. Un mondo di cui non conosci più il sapore. Una voce che non puoi più udire, un abbraccio che non devi più cercare.

Se la morte fosse silenzio non avrei paura, sarebbe solo un limbo ove vegetare passivamente, alimentando esasperatamente il proprio dolore.

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