Camillo

Camillo, la guardia del paese, cammina fiero e gioioso al fianco del padrone. Ha superato il corso per salvataggio, la notizia già è corsa di bocca in bocca.
Acclamato e salutato come una persona, Camillo non risparmia docili effusioni a chiunque si avvicini. Ha conquistato tutti i bambini e gli anziani del piccolo paese.

Mi soffermo nel bar, per il caffè della mattina in un giorno di ordinaria assenza di lavoro. C’è Camillo ed anche il suo padrone. E’ un Labrador candido e giocherellone, se ne stà acciambellato al fianco del tavolino osservando i movimenti di un cornetto, seguendoli con la lingua affannata dal caldo.

Buongiorno Camillo!
Ogni anziano che entra rivolge il saluto dimendicando l’esistenza del padrone, mentre il cane educatamente risponde con un docile mugolio.
Non ha mica paura, Signorina!?! Ha fatto il corso alla protezione civile.
La preoccupazione di ogni nuovo venuto è presentare il loro eroe a questo nuovo volto giunto nel paese.
Intanto piange un bambino, nell’angolo della sala. Ha perso la sua pallina.

Quanta vita in un paese che si sveglia, Camillo si alza e con la sua ruvida lingua asciuga le lacrime al bambino, mentre questo lo abbraccia.. e sorride.

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