Adieux: Per te dalla lingua straniera e dallo sguardo triste

Un piccolo pensiero per un viaggiatore solitario:

Per te, dalla lingua straniera e dallo sguardo triste.
Per te, che cercavi un pasto tra la gente, lontano da amore e sorrisi: Buon viaggio. Sia questo un ritorno tra braccia affettuose o un lieto incontro con quel lato di te perso nel mondo.

Ho incontrato la tua storia ad un tavolo di una trattoria, un incontro gestito dalle bizze del casuale destino. Non parli la mia lingua, nè io la tua. Ci siamo compresi un pò a stento, tra gesti e parole straniere ad entrambi ed imparate tra banchi di scuola.
Tra mezzi sorrisi e fatiche hai dipinto il tuo mondo confuso, il tuo viaggio improvviso e la famiglia lontana.

CCiao Belà sussurravi a tua figlia, interrogandomi con lo sguardo, per capire se era giusta la tua intonazione.
Ci siamo scambiati illustrazioni delle terre più care: la tua Francia, la mia Italia. Ho capito che vuoi tornare, ma solo. Ancora, da solo.

Il tuo sguardo scrutava una malinconia impalpabile, come irrequietezza lontana. E’ proprio questo che ti ha portato a fuggire?
Non mi sono concesse risposte, ho incontrato la tua vita in questa sera: tra arrivo e partenza, tra bisogno di casa e desiderio di fuga.

Tornerai ai tuoi figli come una rondine dalle scure ali avvolgenti… e lo sguardo lontano.

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