Attesa

Avverti la sua presenza, nel silenzio del cortile, è un occhio che scruta il tuo cammino, dolcemente.
Ti avvolge la sua speranza di riconoscere nei tuoi lineamenti la memoria di chi non torna.

Attende ormai da anni, da una piovosa notte di inverno, quando il suo abbraccio materno avvertì il gelo dell’assenza. Improvvisa. Ingiusta.

Attende, i suoi occhi sono cristalli, non più rossi i capelli, me del colore della trascuratezza: grigio, bianco, forse.

Canta una dolce nenia che accompagna i tuoi passi. Ti avvolge la sua storia, avverti il suo calore.
Poi ti allontani, come la felicità.

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