Pasquino rende onore al Milite Dimenticato

Altare della Patria

Poema senza eroi

Dai silenziosi salici,
le cui mute fronde mormorano ancora
lontani echi e canti tragici
di una vana speranza che dal cor s’invola,

giungono ognor flebili sospiri,
verbi di una lingua arcana
che nobile onor ancor commuove.

E lo straniero piange rapito
al canto che l’italico cuor ormai non sente
e rende omaggio all’onor tradito
dei martiri di una posterità irriconoscente.

Fiori di straniere bandiere
giacciono ai piedi del Maestoso Altare
ove la gentil Patria volge il sedere
a chi, per lei, si fe’ immolare.

Lavinia Cioli

Con parole di accusa ad una Patria che dimentica, così Pasquino onora chi ha creduto, chi è vissuto, chi ha donato la propria vita per un ideale.

Pasquino onora anche il dolore di chi nella propria casa attendeva il ritorno di quel Soldato Anonimo che giace nel silenzio di un campo lontano, il dolore di chi ha pianto una perdita senza avere una tomba di chi aveva amato.

Pasquino si inchina al silenzio di quei figli senza padre cresciuti in una Terra che Dimentica. Che sappiano, anche adesso, che chi muore per un ideale non muore invano.

Credete, Vivete, ma non Dimenticate Mai.

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