Mariannina

Mariannina,
con il suo dolce sorriso di bimba dagli occhi vispi, incorniciati da boccoli bianchi di tempo. Un dente solitario si affaccia sulle labbra, timido e tenero al tempo stesso. Strappando al cuore un calore che non puoi gestire.

Mi attendi, sulla porta, fremente e preoccupata di ogni piccolo ritardo. Ciao Dottoressa, è il tuo saluto. Dal tuo sorriso comprendo quanto ti avrebbe ferito la mia assenza.
Mi accogli tra le bambole che accudisci come piccole bambine. Mi fai vedere tutti i vestitini che hai preparato per loro per l’inverno e per la nuova stagione. Provi su ognuna le misure, quasi temendo che siano cresciute nel frattempo e che l’abito non possa più cadere perfetto come tu vorresti o come potrebbe loro piacere.

Mi attendevi e lo comprendo dalla tazzina pronta e da quel piatto adornato a festa, quel piatto ove attendevi di servirmi un dolce fatto con le tue mani.

Mariannina,
con il tuo dolce sorriso di bimba dagli occhi vispi. Ogni volta che esco dalla tua porta per tornare a casa mi accorgo che sei tu ad avermi scaldato il cuore.

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