Per te, che nascerai stanotte, tra coperte di sogno e di attesa. Vorrei offrire in dono speranza, perchè sia lucente come quel primo sole del mattino che ti sorprenderà ancora stanca dal lungo viaggio tra presente e reale.
Per te, che sveglierai la notte con il tuo grido di ferma presenza, canterò una dolce nenia che calmi l’inquietudine di ciò che pare arcano.
Per te, che conquisterai l’aurora di un sorriso sul viso di tua madre che ti culla nell’attesa, sarò compositrice di lodi e di ballate, perchè le stelle possano donarti il suo stesso grande sogno.
Io, che non so pregare chi è lontano, allungherò la mano a scuoter le vesti di quegli angeli assonnati perchè ti preparino una strada felice.
Convincerò le loro ali, perchè ti guidino nel mondo della fantasia, che ci è amica e catena.
Per te, che nascerai stanotte, tra coperte di delicata speranza, invocherò un desiderio. Che sia il più grande, che sia il più forte. Che doni al tuo cuore la tenacia di combattere nelle giornate scure, che doni all’animo la dolcezza di una lacrima a spezzare il sorriso.
Che tu sia forte come chi ti ha cullato con il sorriso prima che tu potessi conoscere le meraviglie del mondo,
Che tu sia dolce come chi ha pianto in silenzio, affidandosi a lacrime di inchiostro.
Che tu sia magia, come amore e musica. Una sinfonia di vita per strumento solo.