Pasquino cede la parola (anzi la tastiera) a: Giacomo Leopardi [4]

Italiani, Gente Cinica

Per tutto si ride, e questa è la principale occupazione delle conversazioni, ma gli altri popoli (…) ridono piuttosto delle cose che degli uomini, piuttosto degli assenti che dei presenti, perchè una società non può durare tra uomini continuamente occupati a deridersi in faccia gli uni e gli altri, a darsi continui segni di scambievole disprezzo.

in Italia il più del riso è sopra gli uomini e i presenti. La raillerie e il persifflage, cose sì poco proprie della buona conversazione altrove, occupano e formano tutto quel poco di vera conversazione che v’ha in Italia. Quest’è l’unico modo, l’unica arte di conversare che vi si conosca (…).

Gli italiani non bisognosi passano il loro tempo a deridersi scambievolmente, a pungersi fino al sangue…

E basta che uno si mostri sensibile alle punture perchè gli altri più s’infervorino a pungerlo e annichilarlo.

Da Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani, 1824

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