Vendetta

Sale dal profondo dello stomaco. E’ calda, quasi lava bollente. Vendetta.
Sento arma nelle mie mani, vulcano nel cuore, un aspro sapore impasta la lingua. Io grido vendetta

Non so bene contro chi o contro cosa, è un sentimento umano che non condanno finchè mi aiuta a spronarmi a fare di più.
Sia deplorevole nel danno all’altro, ma non se spinge a dimostrare che non si cade o forse siamo capaci di rialzarci, comunque.

Coltivo rose bianche e covo spine nel mio cuore. Per ogni giorno grigio che cerca di togliere luce al mio sorriso.
Io rido, innanzi ad ogni cosa. Per una semplice motivazione: ho in me la vita.
Saprò combattere anche senza armi, saprò rialzarmi anche sotto pioggia di chiodi.
Io vivo, per chi mi vuol bene e vivo ancor più fortemente per chi mi vuol male.

Coltiverò rose bianche da offrire a chi mi porgerà la mano, sia per aiuto che per uno schiaffo;
ferirò di spina chi tenterà di strapparmi il sorriso e la gioia di vivere.

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