Il mondo dei Papà

Non posso che spiarvi, giovani e dolci papà. Per le vie del centro, davanti ai negozi o alle vetrine dei giornalai.
E’ strano come il genere delle mamme sia diventato scontroso, musone: spingono il passeggino con una grinta che paiono volter tamponare i calcagni di chi è loro innanzi con i paraurti peg perego o con i rotoni di chissà quali altre marche tutte color confetto.

I papà sono diversi, quasi sembrano irradiati da una felicità particolare che cambia i loro lineamenti, illuminati da gioia il loro volto muta in una espressione rilassata e giocosa assieme.
E’ come se sentissero loro diritto, adesso, il gioco con bambolotti veri e complici.

E non potevo non osservarvi teneramente questa mattina, tra i banchi del mercato: alcuni con marsupietti contenenti neonati scalcianti.
Giovani uomini con uno sguardo estremamente dolce, quasi volti angelici da affresco di una sacra parete.
Altri, invece, quelli che possono già gustarsi un accenno di dialogo camminano con questi bambini dal passo ingombro di pannolone, reggendo la loro manina con due o tre dita, quasi con paura di far loro del male… e parlano…

Parlano, con quel linguaggio fatto di semplicità e fiaba che le donne – intente a ramazzar polpacci a colpi di passeggino e ancheggiate- paiono aver dimenticato.
Forse perchè le donne sanno cosa è costata quella vituzza dolce che cammina a vostro fianco?

E’ buffo…
Non è facile comprendere chi tra voi ed i bambini si diverta di più, chi sia più informato di giocattoli e mostri di cartoni animati.

Ma è bello così…
e resto ad osservarvi, incantata, mentre ancora piccole mani si perdono nella calda sicurezza di mature dita che temono di far loro del male

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