Il mio Stargate: l’eterna armonia della rinascita

STARGATE: Proprio pochi giorni fa ho visto nuovamente quel film che mi appassiona e adesso ho qui il “Mio” Stargate…
la mia porta delle stelle, che non mi porta in reali universi lontani ma viaggio nel tempo e nell’infinità dell’assenza temporale.

Sei nata di nuovo.
Stamattina, verso le cinque, quando sono riuscita a decifrare anche gli ultimi simboli di quel manoscritto: lo strano modo di abbreviare le battute e forse una distrazione di chi, trecento anni fa, stanco e paziente trascriveva nota per nota.

Si è incastrato tutto in modo saldo ed improvviso, 5 si associava a 5 e 3 si associava a 3 il canone entrava di due battute in due battute, le quinte risolvevano in terza.

Non si è aperta la porta delle stelle, ma le voci hanno iniziato un canto melodioso e solenne, forte e disperato. Tremavo sui quei ritardi perfetti, estasiata dall’esattezza dell’armonia, bruciavo d’attesa sulle risoluzioni…
e ho pianto…

Pianto perchè non speravo più di riuscirci dopo un mese di tentativi disperati e falliti, ho pianto perchè ho sfiorato un mondo lontano e solamente mio in quel momento.
Ho pianto…
perchè non c’era nessuno che potesse condividere con me quella gioia, nessuno che potesse comprenderla fino in fondo.

Ed ora son qui che metto le ultime vesti, quei piccoli ritocchi di editoria per farti più bello per l’incontro con chi ti farà vivere con strumenti e voci reali.

Buon anno piccola creatura,
Felice risveglio.

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