Capitoli

Non ho mai amato le pagine bianche da scrivere, nè i punti alla fine dei periodi, quelle chiusure d’argomento che richiedono di fermarsi, sospendere, riflettere su quanto accaduto.

Eppure dovrà accadere di nuovo, devo mettere un punto ad un capitolo della mia vita. Ed è un punto che porta con sè l’amaro di una sconfitta, l’amaro del dover accettare che non sempre la possibilità di lottare dipende dalla nostra volontà.

Si chiuderà alle mie spalle una porta che terrà con sè ricordi di scaramucce e risate, trame ed orditi, i primi passi di un cercare di essere grande. Il primo tentativo di camminare da sola.
Cado, consapevole di aver trovato un ostacolo più alto della mia possibillità di saltare. Non cado per distrazione o per aver perso l’equilibrio. E’ di nuovo il destino che ha cambiato le carte del gioco.

"Se saprai fare una montagna delle tue vittorie e giocarle in un sol colpo a testa o croce e perdere e ricominciare, come se nulla fosse accaduto…"

Ma io non ho giocato a testa o croce…
Ho perso, pur sperando (prima o poi) di volare altrove. Ma avrei desiderato farlo per scelta, non per imposizione.

Mi mancherà l’angolo della macchina del caffè, i momenti "rubati" tra un incontro e l’altro per ciacolare con chi non vedevo da un pò o per malignare su chi non ci era poi tanto simpatico.
Mi mancherà tutto di quanto c’era di noi, costruito in così poco tempo, ma almeno apparentemente solido.

So che saluterò tutti con il più bel sorriso…
ma il giorno che chiuderò la porta per l’ultima sera so, già adesso, che scenderò le scale piangendo.

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