A te che cerchi parole ostili tra queste semplici righe

Ci sono incontri nella vita destinati a lasciare un segno strano e particolare. Come punti fermi a cui sempre si torna nonostante le tempeste dell’esistenza.

Il tempo ci porta ad affrontare i cammini più tortuosi, la curiosità ci spinge sempre più lontano, ma quando sopraggiunge il tramonto ed il nostro sguardo si spinge oltre queste case, alla ricerca del naturale e caloroso abbraccio della semplicità, si accendono nel cuore quei ritratti che sembrano lasciati nell’oblio del giorno.

Perchè questi incontri sembrano sfidare l’inesorabilità del tempo? Forse perchè cerchiamo una parte di noi che vuole vivere nonostante gli obblighi della realtà. E’ il nostro animo bambino che vuole ridere, al di là della rigida serietà del crescere, lasciando esplodere quel silenzio che ci rende cupa la mente sfiorata dalle necessità.

In questo incontro ho rivissuto il tempo che si è fermato e la quotidianità lontana, a distanza di dieci anni tutto è fermo nel tuo sorriso, mentre la mente si contorce sfiorata da dubbi.
Lasciati vivere, il dubbio ti accompagnerà assieme alle rughe che si formeranno nelle mani strette dal dolore ed aperte verso il mondo.

Non c’è niente di vero se non lo scorrere dei giorni ed il loro confluire negli anni. Ci saranno incontri?

A te che cerchi parole ostili tra queste semplici righe, sia sfiorata la tua fronte dalla fresca brezza della serenità. Ci sono misteri in questi incontri che non ci è concesso comprendere.

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