Roma : Appunti di viaggio

Un nuovo viaggio in compagnia di Silenzio e Solitudine.
Partire con una sola valigia, una fuga di pochi giorni dal mondo abitudinario, da volti cari e da mille legami. Alle volte è una necessità esistenziale: lasciarsi il mondo alle spalle e cercare tra angoli sconosciuti la propria persona. Colei che tace ogni giorno, nascosta da una controfigura impegnata ad intrattenere pubbliche relazioni.

Ho con me una valigia ed un residuo di modernità, un lettore Mp3 che sostituisce lo storico WalkMan a cassette, quella macchinetta innovativa che ci portavamo in bicicletta da bambini. Con le cuffiette agli orecchi ci sembrava di essere più grandi e di avere visioni diverse del mondo, perchè colorato dalla nostra colonna sonora.

Ho portato vecchie canzoni, ma non riesco ad ascoltarle perchè potrei piangere cercando di afferrare ricordi, preferisco questa musica nuova, il gusto mio più recente. Come un nuovo sottofondo musicale per una nuova avventura.

Ho con me quaderno e penna per scrivere forse poesie o semplici pensieri, ho libri, macchina fotografica e tante buone intenzioni che forse mai si avvereranno, come la regola vuole.

Roma è la mia meta, con il suo magico paradosso di essere pronta ad accogliere ogni viandante, anche quando nessuno lo attende.
Sono scesa dal treno invisibile agli abbracci ed estranea ai sorrisi. Portando la mia valigia come fedele cagnolino. Mi ha accolto una musica lenta, uno strano blues.
Non è il mio genere, ma lo apprezzo ugualmente. Dona l’illusione di iniziare un’avventura da film.

Sono protagonista di un destino sconosciuto. Ho la mia colonna sonora, respiro aria calda e solare. Ho una valigia ricolma di dubbi ed una mappa troppo ingarbugliata di pensieri.

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