“Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

È una casa sì grande l’assenza
Che entrerai in essa attraverso i muri
E appenderai i quadri nell’aria.

È una casa sì trasparente l’assenza
Che senza vita io ti vedrò vivere
E se soffri, amor mio, morirò nuovamente.

 P. Neruda

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