“Bimba”

Buongiorno Bella Bimba
Un saluto familiare, ormai, con quella calata fiorentina che fa sentire a casa. Si sono aperte le porte del bar di ”via dì corno” ed io entro nella mia storia: quella Firenze sognata sui libri, immaginata dai tuoi racconti, vissuta nei miei ricordi.

Passano gli anni e non mi accompagnano le mascalzonate di un tempo, nè i compagni. Si alternano volti al mio fianco, vite di cui non conosco la storia, voci con cui condivido un impegno imminente. Ma questo bar è sempre lo stesso, con le sue foto storiche alle pareti, con le bandiere della squadra del posto e gli autografi di calciatori che, come meteore, hanno attraversato il loro cielo e adesso risultano ignoti.

Buongiorno Bella Bimba,
Oggi come ieri, come lo scorso anno, come dieci anni fa. Mi scalda questa famiglia immaginaria, con il suo abbraccio, nel freddo del mattino, nel gelo del mio cuore.

Sto viaggiando senza meta, senza tempo. Ma so che da qui partirà questo mio errare, anche per questa mattina.

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