…si apra il sipario…
gli attori non possono attendere ancora.

 

si faccia silenzio…
e da ogni angolo giunga la luce sul palco,
…è l’ora.

 

E’ la recita che ognuno voleva,
è il palco che ognuno sognava,
nessuno è giù in sala,
ognuno è il pubblico,
ognuno è l’Attore.

 

A ciascuno sia data una parte,
e per quella egli sogni una vita:
Sarà un breve intermezzo,
oppure infinita,
ma apparirà solamente per pochi minuti.

 

E sarò mago che incanta universi,
sarò fuoco che bruci la vita,
sarò principe o solo formica,
…solo tu potrai darmi il mio ruolo.

 

E le mie parole saranno poesia
O gesti di chi non ha mai avuto parola,
la mia voce sarà il pianto di un bimbo
o il grido di un mondo che cade.

 

Reciterò un istante oppure una vita
Sarà forse, il mio, un ruolo minore…
Sarò comparsa in un mondo fuggente,
protagonista nella mia ferma realtà.

 

Finiti i miei versi, allora,
coprirò il volto mio con un lungo mantello,
e mentre accenni un elegante inchino,
…su di me il sipario si chiuda.