Un’ombra, al mio risveglio,
mi osserva da uno specchio ove, ‘sì chiaro,
si riflette ogni mio dubbio,
ogni tormento…

 

E’ un’ombra bruna, me somigliante
In ogni lato della mia figura,
e non ha verbo oltre lo sguardo,
è l’altra me riflessa, pura.

 

In quel silenzio, ogni mattina,
percorro i lineamenti a me comuni
… e paion nuovi,
… e sì mi perdo.

 

Ed in un fatal gioco dello sguardo
Più nomi si alternano al mio volto…
E mentre della mente il cuor fa scherno
Vedo mio padre, poi mia madre… ed io di sfondo.

 

Allora giunge al mio cosciente
La consapevolezza d’esser, io stessa,
frutto vivo di un amore antico,
testimonianza d’un passato ancor presente.

 

Porto di lui lo sguardo,
porto di lei il sorriso…
or sono di lui solo un ricordo,
che lacrime dipinge in lei, nel viso…

 

Ma né lui, né lei io sono o fui…
Ed un’ombra bruna, al mio risveglio
Mi osserva da uno specchio, ove sì chiaro
Si riflette ogni mio dubbio, ogni tormento…

 

…ed io… chi sono?