Buon Natale

 E’ un anno un pò strano questo 2011, sembra fatto apposta per non accorgersi che è di nuovo Natale.

Camminando per le strade ho incontrato uomini e donne intenti a fare acquisti più per un senso di obbligo per per effettivo desiderio di donare un proprio pensiero.

Lo ammetto, quest’anno non ho potuto fare i regali che avrei desiderato alle persone a me care. Complice la crisi, complice un lavoro che non ho più, complice un senso di tristezza che mi ha preso il cuore.

Ho pochi pacchetti da donare, sempre più piccoli, ma per ciascuno ho scritto un breve pensiero.

C’è una lezione di mio padre che mi è tornata alla mente in questi giorni, forse perchè per una strana fatalità sono così simili ai suoi di allora: il suo sorriso.

I suoi regali più belli non avevano una marca, nè li acquistava in negozio… il suo regalo più bello è sempre stato il tempo che mi ha donato.

I giochi si sono persi negli anni, al crescere dell’età, ma il ricordo dei suoi momenti è vivo anche adesso che non ho più il suo sorriso.

Come allora -quando voglio- mi siedo sulla pietra del camino che tanto conosce della mia vita, chiudo gli occhi e riascolto la sua voce.
Nel mio cuore ancora mi racconta la novella di lui bambino che attendeva l’arrivo di suo padre sognando i giorni che avrebbe vissuto a casa.
Lui, che ha vissuto in collegio, amava la famiglia più di quando non potesse far trasparire dagli occhi che costantemente nascondeva per non far scoprire i suoi attimi di commozione.

Ed io, a bocca aperta, immaginavo la neve, ed un bambino imbacuccato in piedi, al freddo, scaldato dal desiderio e dall’attesa.

Mi narrava dei suoi giochi e dei suoi "camini accesi" d’inverno… ed io sognavo quel bambino così simile a me nei lineamenti del viso.. e cercavo di rivedere la sua vita negli angoli della casa dove aveva vissuto.

 Ho vissuto delle sue storie e dei giochi che mi ha costruito con le sue mani.
Porto nel cuore quella stanza di legno che da solo costruì solo pe me. Porto nel cuore il suo sorriso. Porto nel cuore il ricordo delle sue mani che mi grattavano la testa quando, in questo periodo, sedevo accanto a lui per guardare alla TV il suo film preferito "La vita è una cosa Meravigliosa".

Porto nel cuore quella certezza che tutto, prima o poi potrà risolversi per il meglio, perchè nella sventura quell’uomo mi ha insegnato a non perdere mai il sorriso.

A volte sogno quante cose avrebbe potuto insegnarmi quel gigante buono, quante novelle mi avrebbe raccontato ancora…

Quante altre volte avremmo visto il suo film preferito alla televisione o -con il giungere della tecnologia- in DVD.

In questi giorni di natale, mi regalerò il sogno del suo ricordo… e ogni volta che al mio orecchio giungerà un campanellino mi dirò che "Ogni volta che odi un campanellino suonare… è un angelo che ha messo le ali"…

Un sincero augurio di BUon Natale a tutti voi. 

 

 

 

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