Raminga

E’ servito un lungo cammino, per aspre vie, per tortuose strade.
Ma ti ho incontrata.
Seduta su una panchina di pietra, con lo sguardo rivolto verso un piccolo ruscello, sotto un grande albero ove si sentiva il canto di chi vive libero.

Non eri felice di incontrarmi, ma neppure il disappunto regnava sul tuo volto. Mi aspettavi, forse, era un appuntamento dovuto in qualche momento della mia esistenza.
Ma chi eri tu?

Eri me stessa, al di fuori di ogni tempo e di qualunque età. Le mani di ragazzina e lo sguardo dell’anziato che comprende ciò che muove tutto quello che non potrei definire ad oggi, con la mia razionalità.
Eri me stessa, con i miei sogni tra le dita, ma tu portavi tutto nelle tue mani… le mie adesso sono vuote.

Ti sei alzata al mio arrivo, osservandomi seria, quasi cercando di riconoscermi nelle nuove vesti così strette e rigide. Tu vestivi veli mossi dal vento e la tua figura non si poteva scorgere, forse si lasciava intravedere ma mai comprendere fino in fondo. Tu, me stessa, avevi ancora i lunghi capelli castani, mossi.. e gli occhi neri.

Ho osservato il mio riflesso nel ruscello: questi abiti rigidi e professionali non erano proprio adatti a questo lungo cammino, i pantaloni sono strappati, così come le maniche di questa giacca. I capelli raccolti in crocchia e questi occhiali mi fanno sembrare quasi nonna. Non sono io… non posso essere io!
Non posso essere io, questo riflesso, ha ogni suo limite ben definito e chiaro. Qui ci sono io ed il mondo è al di fuori… non c’è più poesia in questa immagine, non c’è musica ai miei passi.

Mi sono guardata indietro: ho raccolto nel viaggio una carovana di bagagli fatti di niente. Scatole vuote di sole definizioni, perbenismo, educazione,… razionalità

Dopo un lungo cammino, dopo tutte queste cadute su sentieri sconosciuti ed aspri sono giunta ove tu eri già arrivata con il solo desiderio di vivere ogni istante, con la passione che porti nel cuore.
Ti ho stretto la mano, ci siamo guardate negli occhi…

Poi ho lasciato cadere nel ruscello tutto il bagaglio che mi ero costruita in questi anni.
Hai alzato lo sguardo… e poi mi hai sorriso.

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