Pasquino cede la parola (anzi la tastiera) a: Jean P. Sartre

DEL GOVERNO

Basta con i governi, questi rulli compressori, queste levev d’appoggio alla reazione.
Ogni governo – e quando dico governo intendo ogni delega, ogni potere al di fuori del popolo – è nella sua essenza conservatore – conservatore limitato, conservatore retrogrado, come è nell’essenza dell’uomo essere egoista.
Presso l’uomo, l’egoismo dell’uno è temperato dall’egoismo degli altri, dalla solidarietà che la natura ha stabilito, quasiasi cosa egli faccia, tra lui e i suoi simili.

Ma il governo essendo unico e senza contrappesi, ne risulta che rapporta tutto a se stesso. Tutto quello che non s’inchina davanti alla propria immagine, tutto quello che contraddice i suoi oracoli, tutto quello che minaccia la sua durata, tutto quello che è progresso in una parola, è fatalmente suo nemico. – Così quando un governo comincia

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