La nonna e il barboncino

Quante volte osservo il mondo mentre cammino lungo la mia strada.

E’ così buffo, alle volte proprio strano. Si alterna la solitudine al vuoto esistenziale: chi soffre di solitudine e chi non si accorge di esserlo, tanto silente e solo è l’unico neurone che naviga nella sua testa.

Ed oggi, come tante altre volte, mi sono soffermata ad osservare: Anziane signore che chiuse in una pelliccia portano il loro cagnolino coperto con l’impermeabile in giro per i marciapiedi e lasciano che le loro care bestiole liberino le loro ansie intestinali proprio nel mezzo alla mattonella..
proprio dove tu dovrai mettere il piede.

Poco più distanti, altre anziane signore, avvolte in cappotti più uimili, che si stringono nel loro silenzio osservando una vetrina e poi tirano fuori dalla tasca un borsellino.. e si rammaricano (glielo leggi negli occhi).. perchè non ci sono abbastanza monete per compare un regalo al nipote.

E forse sarà proprio quella nonna triste a mettere il piede sull’escremento di barboncino, perchè -si sa- la sfiga si accanisce sui più indifesi.

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