Buona fortuna, piccola mia

Piccola mia,
il mio compito è finito, adesso vivi la tua strada.
Ero solo un’insegnante, l’insegnante pazza del giovedì, che provava a raccontarti la vita con un pianoforte.

Ti ho vista crescere, ho seguito le tue interrogazioni e compiti di scuola come un genitore esterno alla famiglia, ho cercato di insegnarti a sfogare rabbia e dolore su tasti bianchi e neri. Ho sperato per settimane intere che tu riuscissi a capire la tua strada, ciò che volevi dalla vita, prima che la musica fosse per te un peso.

Oggi, anche se con difficoltà, mi hai detto la tua decisione… non è per tristezza, che piango, è perchè son felice… son felice che tu sappia adesso camminare con le tue gambe, ragionare con la tua testa, non sei più la bambina di II° elementare che giunse alla mia porta per mano della mamma.

Ti ho osservata meglio, mentre andavi via, sei grande e il mondo ti attende.
Spero soltato di averti saputo trasmettere la capacità di trovare nello strumento un amico, che sappia gioire con te nei momenti felici, o consolarti in quelli più tristi.

E chissà.. se magari quando sarai più grande, ripensando alle pazze lezioni che facevo, non saprò farti sorridere ancora.

Buona fortuna, piccola.

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