Svegliati, Artista!
La sveglia suonava da alcuni minuti, ma era troppo lontana da me l’intenzione di alzarmi. Ero stanca come ogni venerdì, quando quell’odiato trillo troncava i miei sogni alle 4,30 del mattino per il terzo giorno consecutivo. – “Svegliati, artista! Vado a preparare il caffè”. Mi chiedevo come potesse sorridere a quell’ora, mentre la notte soffiava alla finestra un vento gelido. – “Oggi ti accompagno io!” – sentenziò appena giunsi in cucina, ancora semi addormentata. –