Category : Incontri

Incontri ravvicinati con la tecnologia

A volte è possibile riscontrare un divario ben poco sanabile tra l’intenzione di utilità della tecnologia e gli effetti catastrofici della sua applicazione. E’ così che improvvisamente sei distratta da tua mamma che sbraita contro qualcuno nella stanza accanto, ti alzi e corri per vedere cosa sia accaduto e scopri che ha intrapreso una lite con quella voce suadente che fa capolino da un piccolo cilindro connesso ad internet: Vuole vedere quanto tempo ci metto per

“[...]

Ma, cipressetti miei, lasciatem’ ire:
Or non è piú quel tempo e quell’età.
Se voi sapeste!… via, non fo per dire,
Ma oggi sono una celebrità.

E so legger di greco e di latino,
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtú:
Non son piú, cipressetti, un birichino,
E sassi in specie non ne tiro piú.

E massime a le piante. — Un mormorio
Pe’ dubitanti vertici ondeggiò,
E il dí cadente con un ghigno pio
Tra i verdi cupi roseo brillò.

Intesi allora che i cipressi e il sole
Una gentil pietade avean di me,
E presto il mormorio si fe’ parole:
Ben lo sappiamo: un pover uom tu se’.

Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
Che rapisce de gli uomini i sospir,
Come dentro al tuo petto eterne risse
Ardon che tu né sai né puoi lenir.

[...]

Davanti San Guido

G. Carducci

Caffe’

Ti fermi all’autogrill per prendere un caffe’: hai freddo, troppo freddo, sei stanca, avresti anche fame, ma prendi solo un caffe’. Nascosta tra cappello, sciarpa e cappotto osservi le mani che ti preparano un bicchiere di carta e si avvicinano ad una macchina che da segni di calore. Pensi che sei stanca, pensi alla strada da fare. Pensi al silenzio che ti fara’ compagnia. Poi quelle mani che poggiano il bicchiere coperto con un tappo

SelfieTv-Furio Morucci

Furio Morucci – SelfieTv  

Cronaca di uno sfigato viaggiatore

Felice perché stai per rivedere qualcuno, ti sei organizzata… Tutto pronto! Biglietto fatto sul web con l’applicazione, borsa preparata con l’occorrente per una notte fuori. Vai in stazione. Annunciano che il tuo treno è in ritardo di dieci minuti, poco male -pensi- la coincidenza è dopo un’ora… Ovviamente nel frattempo il ritardo aumenta. Quando finalmente arriva ti accorgi di aver lasciato l’orologio a casa, pazienza! -dici- vedrò sul cellulare … Poi cerchi un fazzoletto e

Quella notizia, che ti coglie all’improvviso…. – Arrivederci, Sig.ra Alessandrini

E così, a tradimento,… mentre mi preparavo a quel diploma di cui tanto andavi fiera, te ne sei andata. Signora Alessandrini…. Tu che mi dicevi sempre “Dai retta, potrei essere tua zia, segui la musica.. perchè è la tua vita”. Adesso, in questo silenzio, ove la tua voce non risuona se non nella memoria, avverto il tuo sorriso… E so che i ricordi che mi hai donato nei nostri pomeriggi da tempi antichi vivranno per

L’ho finitoooo!!!!

  Alla fine sono riuscita a finirlo! Non male, ma in alcune parti un pò pesantino…Adoro Umberto Eco!!

Biancaneve (Onest

Stava per giungere la sera e quasi credevo di aver solamente sognato pochi giorni avanti. Mi ponevo il dubbio che quell’uomo non fosse mai esistito, quando un rumore scoppiettante e lento mi ha destato dai pensieri. Fingevo di suonare, quando la mia mente vagava nel dubbio dei ricordi, e quel suono non ebbe bisogno di molta attenzion per essere colto. Era arrivato. Assieme al freddo ed all’imbrunire. Aveva terminato il lavoro nel campo con il

Onest

E’ un freddo giorno di festa, il vento pare intenzionato a tagliare le vesti, mia madre è intenta a combattere a colpi di scopa ribelli foglie mosse dal vento, che giocano e le girano attorno e tornano nel luogo ove non dovrebbero stare. Intorno è silenzio, non siamo più bambini, non c’è più calze da riempire con dolci o carbone. Ognuno è altrove, in compagnia di se stesso. E’ festa… non pare. Una vecchia auto, una

Vita

Impresso è nel mio cuore il tuo sguardo quasi pietrificato, mentre un mezzo senz’anima demoliva le mura dei tuoi ricordi. E mentre tutto crollava accompagnato da un urlo sommesso di pietre su pietre tu rivedevi ancora tuo padre quando, ancora giovane, ti insegnava a prendere quei sassi, uno per uno. Ti insegnava come porli assieme in modo da poter essere resistenti al tempo. Ed avevano resistito.. più di cinquanta anni.. ed avrebbero resistito, ne non